10-14 gennaio 2005
Patrizia Castelli (Università di Pisa)
estetica ed estetiche del rinascimento: filosofi, trattatisti, artisti e viaggiatori alla ricerca dell'antico e del nuovo
I ‘moderni’ superano gli antichi: luce, proporzione, bellezza - L'estetica delle rovine - Tassonomie del mostruoso - Punti di vista: i paesaggi degli umanisti, dei viaggiatori e dei pittori - Egitto ed esotismo dal ’400 al ’500.
21-24 febbraio 2005
Simonetta De Marinis (SICSI)
napoli crocevia d'europa nella seconda metà dell'ottocento.
le arti figurative
La svolta sulla traiettoria europea e il ruolo delle istituzioni culturali - La scultura - La fonderia Chiurazzi - Scultori meridionali a confronto fra tradizione e innovazione.
2-5 maggio 2005
André Stoll (Università di Bielefeld)
Jusepe de Ribera “lo spagnoletto” o la giostra delle passioni antiche nell'arte barocca a napoli
Sovversione dei codici d'affetti rinascimentali: martirologia degli eroi della mitologia antica (prima di quella cristiana) - Duello femminile nella palestra: una chronique scandaleuse della corte vicereale? Una psicomachia nella biblioteca dell'umanista - La Repubblica delle Lettere partenopea: protagonisti e riferimenti filosofici e poetici - Amore cortigiano e Virtù controriformistica: il trionfo della Nuova Minerva - Mnemosyne a Napoli: la cultura umanistica di fronte allo spettacolo degli affetti barocchi.
Il pittore napoletano di origine valenzana Jusepe de Ribera “Lo Spagnoletto” (1591-1652) è stimato il più grande maestro barocco della martirologia cristiana secondo le norme della morale controriformistica. Sono considerate meno rappresentative della sua opera le tele dedicate a soggetti “neopagani”, che nondimeno stupiscono per lo splendore della rappresentazione sovversiva delle passioni ereditate dal canone rinascimentale. Lo scopo del nostro seminario sarà di chiarire le operazioni di mutamento alle quali l'artista ha sottomesso il codice di affetti antichi per raggiungere questa “martirologia” neopagana. Sarà messa al centro del percorso analitico una di queste tele “profane” più enigmatiche, il cosidetto Duello femminino firmato nel 1636 (Madrid, Museo del Prado), il cui significato si cercherà di decifrare mediante escursioni attraverso i territori discorsivi, artistici e poetici italiani (in particolare napoletani) e spagnoli tra Rinascimento e Barocco. Si spera così di scoprire un lucido manifesto allegorico delle conversioni intervenute nel primo terzo del Seicento nell'ambito dei valori estetici e affettivi e morali dominanti nel Vicereame spagnolo di Napoli, culminanti nella sostituzione degli ideali del Cortegiano con la spettacolarità e la violenza degli affetti barocchi.
23-27 maggio 2005
Sebastian Schütze (Biblioteca Hertziana, Roma)
diego velázquez: teoria e pratica della pittura nel siglo de oro
Da Sevilla a Madrid - L'artista cortigiano - Velázquez in Italia - La nobiltà della pittura - Pittore dei pittori.
20-24 giugno 2005
Irving Lavin (Institute for Advanced Study, Princeton)
caravaggio
La dissimulazione divina, I - La dissimulazione divina, II - I modi delle facce - La veduta da dietro, I - La veduta da dietro,
II.
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