Il seminario si terrà sulla piattaforma ZOOM. Esso sarà inoltre reso accessibile in streaming sul nostro canale Youtube (https://www.youtube.com/user/AccademiaIISF).
Chi volesse seguire l'incontro sulla piattaforma ZOOM è invitato a inviare la propria adesione all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Laboratorio
Forme del pensiero
e modelli politici nella tragedia greca
A cura di Gherardo Ugolini
Lunedì 19 aprile
Umberto Curi (Università di Padova)
Φιλοσοφώτερον καὶ σπουδαιότερον: Aristotele interprete della tragedia classica
Martedì 20 aprile
Linda Napolitano (Università di Verona)
L’idea di tirannide tra tragedia e teoria filosofica
Anna Beltrametti (Università di Pavia)
Euripide, riscritture senza innocenza
Mercoledì 21 aprile
Gherardo Ugolini (Università di Verona)
Per una lettura “epistemica” dell’Edipo re di Sofocle
Sotera Fornaro (Università di Sassari)
Antigone e lo stato di eccezione
Tra le tante annotazioni che si trovano nella Poetica di Aristotele a proposito della tragedia ve ne sono due che meritano un rilievo particolare: i poeti tragici rappresentano personaggi che «parlano politicamente» (πολιτικῶς ἐποίουν λέγοντας, 1450b 8) e la poesia tragica si profila, rispetto alla storiografia, come «più filosofica e più seria» (καὶ φιλοσοφώτερον καὶ σπουδαιότερον), in quanto capace di cogliere «l’universale» (τὰ καθόλου,1451b 5-8). Lo sguardo retrospettivo di Aristotele conferma un aspetto essenziale: il nesso tra il teatro tragico attico e i modelli di organizzazione politica, così come quello con le forme del pensiero filosofico, è un dato costitutivo che accompagna le rappresentazioni drammatiche per tutta la parabola di sviluppo del genere. Nel teatro di Dioniso le rappresentazioni di vicende mitiche sono uno specchio dentro il quale si riflettono considerazioni e spesso contrapposizioni su temi di natura politica, etica, filosofica etc. Gli interventi del seminario si propongono di analizzare alcuni casi esemplari di questo intersecarsi nelle trame drammaturgiche di riferimenti al contesto culturale dell’Atene di V secolo, al fine di evidenziare le dinamiche e le specificità che fanno della tragedia greca non solo una performance artistica, ma anche un momento ineludibile della formazione politico-filosofica del cittadino ateniese.