Idee di mondo nella prima modernità. Il systema mundi da Galilei a Newton
A cura di Niccolò Sbolci e Iacopo Chiaravalli
Filippo Camerota (Museo Galileo di Firenze)
Galilei
Édouard Mehl (Université de Strasbourg)
Descartes
Franco Giudice (Università Cattolica di Milano)
Newton
Tratto specifico della cultura moderna è l’incapacità di leggere il particolare se non all’interno della totalità che lo ha prodotto come tale. La vera dimensione degli enti naturali diviene così comprensibile solo nella misura in cui essa viene derivata dal movimento più complessivo di quel tutto che chiamiamo mondo fisico o – con il lessico del XVII secolo – systema mundi. Questa esigenza epistemica ha ricevuto articolazioni naturalmente diverse, certamente contrastanti ma tutte accomunate dalla necessità di una conoscenza della natura che, lungi dall’attestarsi in uno spazio di autonomia rispetto ad altri campi del sapere, si offrisse piuttosto come parte integrante e come momento essenziale del dispiegarsi di un progetto filosofico più generale. I temi della conoscenza scientifica della natura e della natura scientificamente conoscibile si impongono, dunque, come nuclei problematici essenziali per tracciare un profilo della modernità e del suo significato storico. Il presente seminario intende così offrire l’occasione per ripercorrere alcune delle tappe fondamentali nella creazione della concettualità moderna focalizzandosi su tre dei sui protagonisti: Galilei, Descartes e Newton. Si tratterà di osservare quali soluzioni – fisiche, metafisiche e teologiche – hanno messo in campo per ovviare ai problemi derivanti dal crollo del kosmos antico e in che modo le loro scelte teoriche ancora determinano il nostro stare al mondo.