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Paola Cosentino (Università degli studi di Torino)

Sulla scena: un’indagine sui generi teatrali del ’500 e del ’600     

Partendo da una serie di affondi legati ai generi teatrali italiani fra XVI e XVII secolo, il seminario offre tre specifici casi utili all’approfondimento del rapporto fra modelli antichi e riscritture moderne nel passaggio dal pieno Rinascimento alla stagione dello sperimentalismo barocco: il primo esempio fornito sarà quello delle commedie ariostesche, seguirà poi la pastorale funebre tassiana (il Rogo amoroso), infine sarà presa in esame la tragedia dellavalliana, incentrata su figure femminili prelevate dalla storia contemporanea (Maria Stuarda) come dalla tradizione biblica (Giuditta ed Ester). Fra ’500 e ’600, la scrittura drammatica è spesso affidata a grandi autori – oltre ad Ariosto, il Machiavelli, oltre al Tasso, il Guarini – che mettono alla prova sé stessi non soltanto come imitatori del teatro classico, ma anche come principali responsabili della rappresentazione, sia essa vincolata alle esigenze della corte o a quella dell’accademia. La lettura che verrà proposta terrà dunque conto delle diverse componenti del testo destinato alle scene, non trascurando le ragioni dello spettacolo e guardando pure alla fortuna editoriale che fu spesso capace di superare i confini nazionali.

Martedì 7, ore 16

Ariosto commediografo, dalla prosa al verso, dagli antichi ai moderni

Mercoledì 8, ore 10.30

Tasso sulla scia di Sannazaro: il Rogo amoroso

Mercoledì 8, ore 16

Regine martiri, eroine magnanime, donne forti. Il teatro di Federico Della Valle