Cenni storici

 

ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI


In occasione del primo decennale di attività dell’Istituto, Gerardo Marotta tratteggiava con queste parole il compito per il quale è stato fondato l’Istituto:

«Per le sorti di un Paese, quel che si decide nella vita degli studi è essenziale. L'istruzione e l'altezza teorica del pensiero filosofico sono presupposti del benessere morale e materiale di una nazione e del fiorire dello spirito pubblico, così essenziale a dissolvere l'infiacchimento e la corruttela delle coscienze e il malessere profondo che pervade un popolo quando perde la coscienza della sua identità e non riesce a fare la sua storia, avvilendosi in una grigia quotidianità, separata dalla cultura e, quindi, priva di ogni possibilità di autocoscienza. Solo un popolo consapevole di sé e in grado di autodeterminarsi può essere felice; e tale condizione può essere preparata dal risorgere dello spirito filosofico, che è qualcosa di più della filosofia: è la capacità di un popolo di orientarsi e di promuovere la vita civile, le arti, la filosofia, di scoprire e seguire le sue più profonde vocazioni di civiltà. 

Ecco perché […] esprimiamo l'augurio che anche la storia dell'Istituto e delle sue iniziative […] non verrà letta come una storia senza motivazione, senza che siano scorte, cioè, l'inquietezza e la sollecitudine morale che stanno all'origine del nostro lavoro e che hanno disposto l'animo all'azione consapevole, nell'intento di proseguire l'opera di quei grandi che ci hanno ispirato. 

Il compito che ci siamo posti è quello di riprendere i grandi fili recisi delle più avanzate tradizioni culturali, di ricollegarci con i grandi ideali che furono soffocati e di farli rivivere nel presente in forme rinnovate, nell'ambito di una nuova cultura che aiuti il Paese a ricreare la propria coscienza morale, adeguandola alle esigenze e ai drammi del nostro secolo. E, nella nostra attività, ci sostiene la fiducia che questa cultura riesca a farsi Stato. Infatti, gli uomini si ispirano realmente a motivazioni universali e perseguono le supreme ragioni dell'eticità soltanto quando recepiscono nel profondo della propria coscienza la guida di una grande cultura che sappia farsi Stato e volontà generale, che sappia incidere nella vita civile ed ispirare la vita creativa della conoscenza e dell'arte».

(Gerardo Marotta, Un impegno civile nella tradizione degli studi filosofici, in «La Provincia di Napoli», anno IX, 1987, n. 3/4, numero speciale per il decennale dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, p. 214).

L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è stato fondato nel 1975 a Roma, presso la sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei, da Enrico Cerulli, Elena Croce, Pietro Piovani, Giovanni Pugliese Carratelli e da Gerardo Marotta, che ne è stato presidente fino al 2017, anno della scomparsa, intorno alla biblioteca umanistica messa insieme grazie a pazienti ricerche nei fondi librari in tutta Europa.

A circa un trentennio dalla fondazione dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici promosso da Benedetto Croce, l’avvocato Gerardo Marotta avvertiva che del binomio vichiano verum-factum, filosofia-filologia, il polo debole era diventato proprio quello del pensiero speculativo, dal momento che appariva esaurito il grande slancio di dibattito teorico del primo dopoguerra, intenso ma spesso astratto, tanto da far nascere nell’animo di Croce l’intento di temperarlo e insieme rafforzarlo avviando i giovani sulla strada di rigorosi studi storici.

Nei primi anni di vita dell’Istituto l’attività didattica e scientifica si è svolta in viale Calascione, nella sede della biblioteca dell’avvocato Marotta. Questi locali divennero però ben presto angusti per la grande affluenza di studiosi e di borsisti di ogni parte d’Italia e d’Europa, che sempre più affollavano i seminari e i convegni.

Nel 1983 il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali acquisiva al patrimonio dello Stato il settecentesco Palazzo Serra di Cassano e lo destinava in uso all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici perché potesse sviluppare in una sede di adeguato decoro e funzionalità la sua vita, ormai al centro dell’attenzione degli studiosi di tutto il mondo. Un insieme architettonico fra i più notevoli del pur ricco patrimonio storico napoletano veniva così recuperato a un’altissima funzione culturale. La concessione all’Istituto quale sede delle attività di ricerca e formazione è stata ribadita e rinnovata da ultimo con la Convenzione rep. n. 5 del 5 luglio 2019, sottoscritta in data 3 luglio 2019 con il Ministero per i beni e le attività culturali.

Di questi splendidi ambienti, carichi di storia, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha fatto, come ha affermato il prof. Paul Dibon, “un crocevia della cultura europea”. Fin dalla fondazione, attraverso i decenni, l'Istituto ha realizzato un imponente programma culturale, con seminari, convegni, giornate di studio che hanno coinvolto insigni rappresentanti della cultura filosofica e scientifica, con la collaborazione di premi Nobel e di prestigiose istituzioni a livello nazionale e internazionale.  

L’Istituto ha sviluppato anche un’ampia attività editoriale - a tutt’oggi promossa dai tipi della Istituto per gli Studi Filosofici Press - e ha favorito le giovani generazioni di studiosi attraverso un ineguagliato programma di borse di studio e di ricerca e grazie alla creazione, in particolare nel Meridione d'Italia, di una vasta rete di Scuole di alta formazione e di biblioteche. 

Le attività dell'Istituto sono a tutt'oggi contrassegnate dalla qualità e ricchezza delle proposte, con iniziative liberamente aperte al pubblico. I seminari mirano all'approfondimento di grandi temi trasversali alla storia della filosofia, con particolare attenzione a prospettive interdisciplinari, organizzati in modo da favorire la discussione e il confronto critico, di allargare e rendere sempre più coesa la comunità che si raccoglie intorno all'Istituto, condividendone lo spirito e gli obiettivi. 

Le attività seminariali sono rivolte anche ai docenti della Scuola. Sulla base dell'accreditamento dell'Istituto come ente di formazione e di un protocollo d'intesa stipulato con il MIUR nel 2018, ogni anno l'Istituto organizza una parte delle sue iniziative in modo tale che esse possano essere oggetto della formazione dei docenti. Gli insegnanti e le insegnanti, iscritti sulla piattaforma SOFIA del Ministero, seguono i seminari e sono poi seguiti dai nostri tutor in un lavoro di ri-progettazione mirato a tradurre i contenuti, sulla base di adeguate metodologie e nell'obiettivo di sviluppare adeguate competenze, in progetti didattici specifici.

L'elemento qualificante dell'azione dell'Istituto è il grande investimento, costantemente rinnovato e ampliato quantitativamente e qualitativamente, sulle borse di studio. Esse coinvolgono complessivamente, con importi considerevoli, più di duecentoventi giovani studiosi e studiose, con prospettive e modalità diverse, tutte attribuite tramite bando: borse di formazione, borse di ricerca e borse mirate a progetti specifici: una prospettiva articolata di inclusione, sostegno e valorizzazione dei nostri giovani e del loro potenziale motivazionale e creativo, in un quadro generale mirante alla realizzazione di un ponte fra patrimonio storico dell'Istituto  – un giacimento inestimabile –, produzione di nuovi saperi e sperimentazione di metodi di ricerca, linguaggi e forme comunicative.

 

Testimonianze

Franco Chiereghin, Far crescere i giovani nella luce dell’intelligenza

Paul Dibon, La ricerca storico-filosofica in una comunità di studi

Antonio Gargano, Dal Calascione al mondo

Domenico Losurdo, L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, nel segno della virtù della Repubblica Napoletana

 

TESTIMONIANZE

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