Lunedì 14 gennaio 2019
Serie di seminari
Xenos. Lo straniero e le voci della città
A cura di Francesco Aronadio, Lidia Palumbo e Mauro Serra
Lunedì 14 gennaio
Francesco Fronterotta (Sapienza Università di Roma)
Lo straniero come portavoce di Platone nei dialoghi: diversità “etnica” e alterità “ filosofica”
Martedì 15 gennaio
Gigi Spina (Università di Napoli Federico II)
Riflessioni sullo “straniero”, fra antichi e attualità
Mercoledì 16 gennaio
Cristina Pace (Università di Roma Tor Vergata)
“Ho riflettuto”: Eschilo e la responsabilità di fronte allo straniero
Giovedì 17 gennaio
Amneris Roselli (Università di Napoli L’Orientale)
Dagli Etiopi di Omero ai Germani di Galeno
Venerdì 18 gennaio
Umberto Curi (Università di Padova)
Lo straniero che ci abita
Sabato 19 gennaio
Tavola rotonda
Lo straniero fra noi
On. Laura Boldrini (Camera dei Deputati)
Franco Roberti (Assessore Regione Campania)
Don Tonino Palmese (Presidente Fondazione Polis)
Mario Morcone (Direttore Consiglio Italiano Rifugiati)
Mauro Palma (Garante nazionale dei diritti delle persone private di libertà)
Giuseppe Massafra (Segreteria nazionale CGIL)
Proiezione del video a cura di Pietro Migliaccio: "Salvataggio in mare"
A partire dal 2015, sotto la spinta di fattori di vario genere, milioni di persone in fuga dall’Africa e dall’Asia si sono messe in marcia verso l’Europa sperando di trovarvi salvezza e benessere. Si tratta di un fenomeno che seppure non rappresenta una novità assoluta, poiché in tutti momenti della storia si sono avuti spostamenti di popoli più o meno significativi, ha qualcosa di epocale, per l’ampiezza e l’apparente inarrestabilità del flusso di persone da un lato, per il suo intrecciarsi con fenomeni globali di altra natura (terrorismo, crisi economiche) dall’altro. Oggi più che mai diventa perciò essenziale riflettere sulle condizioni che presiedono al confronto, inevitabile, con l’alterità. Un confronto che, seppure sollecitato in forma inaudita ed imprevista dalle vicende recenti, rinvia al nucleo più profondo dell’esperienza umana, poiché, tanto sul piano individuale che su quello collettivo, l’identità può costituirsi solo sullo sfondo di una alterità con la quale deve necessariamente misurarsi. Il ciclo di seminari organizzato dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici intorno alla figura dello xenos nel pensiero greco antico si propone di interrogare la questione dell’alterità a partire dai diversi punti di vista e dalle diverse prospettive (politica, filosofica, medica, letteraria) che si intrecciano nello spazio fisico ed intellettuale della città antica. Alcuni tra gli studiosi più autorevoli in materia proporranno una serie di considerazioni che, pur tenendo conto della irriducibile specificità delle forme di vita della città antica, sembrano in grado di sollecitare ancora proficuamente la riflessione sul nostro incerto presente.
A cura di Francesco Aronadio, Lidia Palumbo e Mauro Serra
Lunedì 14 gennaio
Francesco Fronterotta (Sapienza Università di Roma)
Lo straniero come portavoce di Platone nei dialoghi: diversità “etnica” e alterità “ filosofica”
Martedì 15 gennaio
Gigi Spina (Università di Napoli Federico II)
Riflessioni sullo “straniero”, fra antichi e attualità
Mercoledì 16 gennaio
Cristina Pace (Università di Roma Tor Vergata)
“Ho riflettuto”: Eschilo e la responsabilità di fronte allo straniero
Giovedì 17 gennaio
Amneris Roselli (Università di Napoli L’Orientale)
Dagli Etiopi di Omero ai Germani di Galeno
Venerdì 18 gennaio
Umberto Curi (Università di Padova)
Lo straniero che ci abita
Sabato 19 gennaio
Tavola rotonda
Lo straniero fra noi
On. Laura Boldrini (Camera dei Deputati)
Franco Roberti (Assessore Regione Campania)
Don Tonino Palmese (Presidente Fondazione Polis)
Mario Morcone (Direttore Consiglio Italiano Rifugiati)
Mauro Palma (Garante nazionale dei diritti delle persone private di libertà)
Giuseppe Massafra (Segreteria nazionale CGIL)
Proiezione del video a cura di Pietro Migliaccio: "Salvataggio in mare"
A partire dal 2015, sotto la spinta di fattori di vario genere, milioni di persone in fuga dall’Africa e dall’Asia si sono messe in marcia verso l’Europa sperando di trovarvi salvezza e benessere. Si tratta di un fenomeno che seppure non rappresenta una novità assoluta, poiché in tutti momenti della storia si sono avuti spostamenti di popoli più o meno significativi, ha qualcosa di epocale, per l’ampiezza e l’apparente inarrestabilità del flusso di persone da un lato, per il suo intrecciarsi con fenomeni globali di altra natura (terrorismo, crisi economiche) dall’altro. Oggi più che mai diventa perciò essenziale riflettere sulle condizioni che presiedono al confronto, inevitabile, con l’alterità. Un confronto che, seppure sollecitato in forma inaudita ed imprevista dalle vicende recenti, rinvia al nucleo più profondo dell’esperienza umana, poiché, tanto sul piano individuale che su quello collettivo, l’identità può costituirsi solo sullo sfondo di una alterità con la quale deve necessariamente misurarsi. Il ciclo di seminari organizzato dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici intorno alla figura dello xenos nel pensiero greco antico si propone di interrogare la questione dell’alterità a partire dai diversi punti di vista e dalle diverse prospettive (politica, filosofica, medica, letteraria) che si intrecciano nello spazio fisico ed intellettuale della città antica. Alcuni tra gli studiosi più autorevoli in materia proporranno una serie di considerazioni che, pur tenendo conto della irriducibile specificità delle forme di vita della città antica, sembrano in grado di sollecitare ancora proficuamente la riflessione sul nostro incerto presente.