20-23 marzo 2023 | ore 16
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Laboratorio
La saggezza dei barbari II - Grecia, tradizione ebraica e Persia
A cura di Federico Casella
I parte 20-21 marzo 2023 | ore 16
La sopravvivenza della comunità ebraica di Alessandria tra tradizione ebraica, filosofia greca e autorità imperiale
Lunedì 20
Federico Casella (Università di Pavia)
Introduzione e presentazione dei lavori
Ludovica De Luca (The Hebrew University of Jerusalem; Freie Universität, Berlin)
Tempo e creazione in Filone di Alessandria
(Handout)
Martedì 21
Livia Capponi (Università di Pavia)
Filone e la salvezza della comunità ebraica sotto l’ impero romano
(Handout)
II parte 22-23 marzo 2023 | ore 16
La Persia e l’Oriente: una terra promessa per la filosofia greca?
Mercoledì 22
Chiara Cremonesi (Università di Padova)
Per un sapiente la Grecia è ovunque: non v’è paese deserto o barbaro. Tra Persia e India: la sophia itinerante di Apollonio di Tyana
Giovedì 23
Anna Motta (Università di Napoli Federico II)
L’Oriente persiano dei Neoplatonici tra mito e realtà
(Handout)
A partire dalla prima età imperiale la tradizione filosofica greca fu inevitabilmente portata a intessere un confronto sempre più approfondito con realtà “altre”, “straniere”, portando a una significativa commistione. È il caso di Filone di Alessandria, appartenente alla fiorente comunità ebraica alessandrina: in un’epoca per essa molto turbolenta, egli rappresentò il perfetto tentativo di dare un senso al mondo alla luce della propria molteplice natura di filosofo greco, di aderente alla tradizione ebraica e di suddito dell’impero, trovando nella fusione tra il testo biblico e le categorie concettuali introdotte da Platone la via per acquisire virtù e conoscenza. Analogamente, la complessa figura di Apollonio di Tiana incarna compiutamente la poliedricità degli orizzonti culturali della sua epoca: la Persia e l’Oriente giocarono per Apollonio il ruolo di terra di formazione fondamentale per la propria ascesi spirituale. Alla fine della cosiddetta tarda antichità, sotto l’impero di Giustiniano, si assiste a un esodo di filosofi dalla Grecia: la chiusura delle cattedre di filosofia pagana forzò gli ultimi esponenti dell’Accademia platonica a cercare protezione in Persia, una terra, ai loro occhi, da sempre connessa con pratiche e rituali purificatori dove avrebbero potuto trovare lo spazio necessario per continuare la tradizione di studi filosofici e di ascesi spirituale. Attraverso un confronto tra studiosi del pensiero antico e storici, lsi cercherà di illustrare i punti di contatto più significativi tra tradizione greca, ebraica e persiana nella comune ricerca della purificazione e della protezione, di uno spazio terreno sicuro dove esercitare l’ascesi del pensiero.