ISBN 978-88-97820-60-4
Pagine: 272
Anno: 2021
Formato: 15 x 21 cm
Collana: Filosofia politica diritto. Studi e testi, 2
Le Vindiciae contra Tyrannos, pubblicate in latino nel 1579 e in francese nel 1581, appartengono alla ricca letteratura militante prodotta in Francia durante le guerre civili di religione, ma non sono un semplice occasionale pamphlet, concorrendo significativamente al dibattito che si sviluppa intorno all'idea moderna di sovranità. Stephanus Junius Brutus, pseudonimo sotto il quale si cela l'autore delle Vindiciae (Philippe Duplessis-Mornay o Hubert Languet tra le congetture più accreditate, senza peraltro escudere l'ipotesi della collaborazione di più autori) milita nel campo calvinista fra i cosiddetti 'monarcomachi', pensatori che, senza mettere in discussione la monarchia come forma di governo, pongono limiti importanti al potere sovrano, ritenendo l'assenza di limiti peculiarità inequivocabile della tirannide. Si affermano in tal modo diritti inediti sulla base di un doppio contratto fra Dio, re e popolo, e fra re e popolo, che proprio nelle Vindiciae viene teorizzato. Il diritto di esercizio della fede e il diritto di resistenza al potere politico entrano nella prospettiva di uno Stato, in cui la pretesa continuità con gli antichi costumi non riduce la carica rivoluzionaria dei suoi sostenitori.
Saffo Testoni Binetti, già docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Bologna, ha pubblicato numerosi saggi sul pensiero politico dell'età moderna, tra cui i volumi Il pensiero politico ugonotto, Dallo studio della storia all'idea di contratto (1572-1579) (2002), Il potere come problema nella letteratura politica della prima età moderna (2005), Efori, Antichi e moderni nei dibattiti sul potere di controllo (2013).