ISBN 978-88-7723-177-2
Pagine: 240
Anno: 2023
Formato: 15 x 21 cm
Collana: Saggi, 15
Supporto: libro cartaceo
L’invasione russa dell’Ucraina ha dato il via ad un terribile conflitto che, oltre a seminare morte e distruzione, minaccia di scatenare una pericolosa evoluzione nei rapporti tra Stati Uniti, Russia e Cina. Ben lungi dal rappresentare un fulmine a ciel sereno, la guerra è il prevedibile risultato di uno scontro di potere che, in forme e fasi differenti, ha attraversato la storia dell’Europa dalla fine della guerra fredda. In questo contesto, l’esclusione della Russia dai due più importanti processi politici della nuova epoca – il doppio allargamento dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica – ha posto le premesse per lo sviluppo di relazioni sempre più conflittuali che hanno dissipato, nell’arco di un trentennio, le speranze generate, nel 1989, dalla conclusione pacifica del confronto bipolare. L’Ucraina è diventata il catalizzatore di un confronto caratterizzato dall’opposizione russa alle politiche dell’unipolarismo americano, sostenute e incoraggiate invece dalla “Nuova Europa”, la costellazione di paesi dell’ex-sfera di influenza sovietica (ora membri della NATO e della UE) che condividono con Washington l’obiettivo di disarticolare le relazioni russo-tedesche, trasformando profondamente gli equilibri geopolitici del Vecchio Continente. Non si tratta, tuttavia, di una riedizione della vecchia guerra fredda: malgrado l’ostinata riproposizione di schemi ideologici e valoriali (come l’opposizione tra democrazia e autocrazia), il nuovo contesto del conflitto è caratterizzato dai processi di diffusione del potere su scala mondiale e dall’emergere di un’ampia ed eterogenea contestazione del predominio americano, sullo sfondo di una crisi economica e sociale che attraversa il mondo del capitalismo occidentale.
Salvatore Minolfi, studioso di storia contemporanea, si è occupato delle problematiche dell’ordine mondiale dopo la fine della guerra fredda, con particolare riferimento all’evoluzione del pensiero strategico americano. È autore di Tra due crolli. Gli Stati Uniti e l’ordine mondiale dopo la guerra fredda (Liguori) e curatore de L’Italia e la NATO 1949-1989 (CUEN). Su questi temi ha pubblicato saggi e interventi su “Studi Storici”, “Giano. Pace ambiente problemi globali” e “Scritture di Storia” (quaderni del Dipartimento di Filosofia e politica dell’Università degli Studi di Napoli l’Orientale). È coautore de L’incerta frontiera. Saggio sui consiglieri comunali a Napoli 1946-1992 (ESI).
INDICE
Introduzione. La matrioska della guerra
I. Premessa. Le illusioni del 1989
II. La riunificazione della Germania: la madre di tutti gli allargamenti
III. Not whether, but when. Atto primo
IV. Una nuova epoca strategica
V. Una frattura generazionale
VI. Dal principio esogeno a quello endogeno: verso una “nuova Europa”
VII. Unipolarismo e regime change: la geopolitica dell’alienazione
VIII. La fine della cold peace
IX. Una piccola guerra, per iniziare
X. The Washington playbook
XI. Il terzo fronte: la European Neighbourhood Policy
XII. Il cuneo della eastern partnership e la back door option
XIII. Dalla competizione al conflitto
XIV. La piazza e il paese nella rivoluzione immaginata
XV. Quod licet jovi, non licet bovi
XVI. Gosh!
XVII. Il salto nel buio
XVIII. La fissione: logica dello Stato e logica del capitale
XIX. Das kapital über alles: la geopolitica della disintermediazione
XX. La mossa del cavallo
XXI. Not whether, but when. Atto secondo
XXII. «Linee rosse per Ze»
XXIII. A game-changing event
XXIV Una guerra preventiva. O forse due
Indice dei nomi