Prefazione di Marco Ivaldo
ISBN 978-88-97820-33-8
Pagine: 384
Anno: 2020
Formato: 15 x 21 cm
Collana: Saggi, 4
Il volume prende spunto dalla contemporanea “epoca agitata” nella quale l’identità soggettiva risulta messa in gioco nel suo contenuto, nei suoi limiti e nelle sue possibilità. Pertanto, esso vuole ri-pensare i lineamenti di un’ontologia della soggettività, nella forma di un’ontologia relazionale dell’identità, che vede il soggetto costituirsi come soggettività pratica in grazia del riconoscimento reciproco e della relazione con l’altro. A tal fine – facendo interloquire criticamente e idealmente le istanze più contemporanee che nascono in seno al pensiero di Ricoeur (1913-2005) con il contributo dell’approccio trascendentale di Fichte (1762-1814) – il volume istituisce dei percorsi che procedono dal problema della soggettività – attraversando il campo della riflessione, della necessaria riappropriazione del sé e della coscienza come compito – alla relazione della soggettività con alcune dimensioni dell’alterità – il corpo proprio, l’alterità dell’altro e l’estraneità interiore – fino alla definizione di una soggettività pratica nella prospettiva etica del riconoscimento, della persona e dell’ontologia relazionale.
Angela Renzi, laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, è stata borsista di ricerca presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso le Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Roma Tre. Le sue ricerche vertono, principalmente, sull’intersoggettività, l’identità e la soggettività pratica alla luce sia della prospettiva trascendentale delle filosofie di Kant e di Fichte, che delle posizioni della fenomenologia e dell’ermeneutica del Novecento, analizzate in particolar modo nella filosofia di Ricoeur.