Seminario
Enrica Lisciani Petrini (Università di Salerno)
Filosofia “dalla” musica. Il primo Novecento musicale e i suoi interpreti
lunedì 9
Verso la “nuova musica” – il “grande commiato”
martedì 10
Inedite sospensioni foniche, lucentezze timbriche e giochi combinatori: Débussy, Ravel, Stravinskij
mercoledì 11
Dodecafonia, “minimi passaggi” e “romanzi d’un sol gesto”: Schönberg, Berg e Webern
La filosofia ha tradizionalmente considerato l’arte, e la musica nella fattispecie, un “oggetto” su cui riflettere, in generale al fine di ritrovare in essa la visione delle cose dischiusa dalla filosofia stessa. Di conseguenza, nella classica dizione “filosofia della musica”, il genitivo ha sempre avuto una valenza oggettiva. Il seminario intende rovesciare tale impostazione, dando a quel genitivo una valenza soggettiva: è la musica a spingere la filosofia a interrogarsi su se stessa e sui propri apparati codificati. Di qui il titolo: filosofia dalla musica. Per saggiare questa diversa impostazione, il seminario prenderà in considerazione sei autori iconici del primo Novecento musicale: Debussy, Ravel, Stravinsky, Schönberg, Berg, Webern – compositori che hanno determinato una vera e propria rivoluzione sul piano del linguaggio musicale, che si è intrecciata, corroborandole, alle questioni più acute affrontate dalla filosofia in quel periodo, arrivando fin dentro il nostro tempo.