Progetto: Fiorinda Li Vigni
Coordinamento: Emilia Marra
Redazione: Giulia Adabessa, Elisa Bellato, Elenio Cicchini, Irene Dal Poz, Giulio Gisondi, Vincenzo Fatigati, Emilia Marra, Wolfgang Kaltenbacher
Social: Elia Mantovani
Supporto tecnico: Mario Beghini, Fabiana Castiglione, Francesca Vittoria
A cura di Giulio Gisondi
Norberto Bobbio (1909-2004) è stato fra i più eminenti rappresentanti della cultura storica, filosofico-politica e giuridica del Novecento. A partire dalla teoria generale del diritto, i suoi interessi di ricerca si sono mossi, inizialmente, verso l’elaborazione di una critica del diritto dogmatico, del giusnaturalismo e del giuspositivismo, per poi approdare prima allo studio dei classici moderni del pensiero politico e degli elitisti italiani, poi alla teorizzazione del liberal socialismo, ovvero al tentativo di conciliare il tema della libertà individuale con quello dell’eguaglianza sociale.
In una prospettiva che ha saputo tenere insieme un approccio analitico-empirista con un’ottica razionalista e storicista, molteplici sono le vie lungo le quali si è diramata la riflessione di Bobbio: dalla teoria generale del diritto alla filosofia politica, dalla tecnica liberal democratica di gestione del potere alla necessaria indipendenza dell’intellettuale dai partiti politici, fino agli studi su Hobbes, Kant, Locke, Hegel, Kelsen, Cattaneo, Pareto, Mosca, Gobetti e Gramsci, e alla direzione del Dizionario di politica e alle voci di diritto e di filosofia politica redatte per l'Istituto della Enciclopedia Italiana.
Diplomatosi nel 1927 al Liceo D’Azeglio di Torino, sotto la guida degli insegnanti antifascisti Umberto Cosmo, Arturo Segre, Zino Zini, Augusto Monti, nonché con i compagni Leone Ginzburg, Massimo Mila, Gian Carlo Pajetta, Vittorio Foa e Franco Antonicelli, Bobbio si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, laureandosi nel 1931 sotto la guida di Gioele Solari, con una tesi su Filosofia e dogmatica del diritto, per poi laurearsi nuovamente in filosofia nel 1933 sotto la direzione di Annibale Pastore con una tesi su La fenomenologia di Husserl.
Dopo un primo incarico di Filosofia del diritto all’Università di Camerino nel 1935, Bobbio ha insegnato all’Università di Siena tra il 1938 e il 1940, all’Università di Padova tra il 1940 e il 1948, fino ad ottenere la cattedra del suo maestro Solari alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, per passare dal 1972 al 1979 a quella di Filosofia politica presso la facoltà di Scienze politiche fondata insieme a Luigi Firpo e Alessandro Passerin d’Entrèves.
È stato direttore della Rivista di filosofia insieme a Nicola Abbagnano, socio dell’Accademia delle Scienze di Torino dal 1953, dell’Accademia dei Lincei dal 1966, insignito dalla Presidenza della Repubblica della Medaglia d’oro dei benemeriti della cultura e dell’arte, e della Gran Croce del Merito Civile. Nel 1984 è stato nominato senatore a vita.
Sitografia
Per la biografia e le opere principali
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